La moda: tra creatività ed omologazione. Concorso Io Creo 2016

Gli alunni della classe III E hanno partecipato al concorso di scrittura giornalistica Io Creo 2016, organizzato dall’Associazione L’Arco per l’avvenire. Il tema di quest’anno era: La moda, possibile espressone di libertà e creatività, ma anche rischio di omologazione.

Di seguito l’articolo giornalistico che la classe ha realizzato per il concorso, un’interessante riflessione su una tematica molto vicina agli adolescenti.

Personalità Bruciate? 

A chi non piacerebbe avere una personalità forte e carismatica scagli la prima pietra. Per un adulto è facile, dopo anni di duro lavoro su se stessi, poter contare sulle proprie caratteristiche, ma per un giovane agli inizi? Da dove comincia? Il primo passo è staccarsi dai genitori e dall’immagine di bambino che ognuno ha del proprio “ciccino”. E allora via fiocchi, via calzini merlettati, via scarpine a bambolina. Un po’ come dire: ”Non accetto di vestirmi come vuole mamma, ora scelgo io!!”.  Molto spesso i “diversamente bambini”o se si preferisce i “diversamente adulti”, non scelgono un look a caso ma cercano di somigliare alle persone che secondo loro sono un modello.

Le ragazze vorrebbero sembrare tante top model strizzate in pantaloni forse stretti anche per chi indossa una taglia 38, e i ragazzi? Con quei jeans sotto il sedere, gli slip coordinati in bella mostra e i berretti appena poggiati sui capelli….forse penseranno di sembrare più alti! Ognuno a suo modo pensa di essere originale e unico: tutti diversi ma tutti uguali. Essere alla moda significa “appartenere”, non è importante a chi o a cosa ,l’importante è essere inclusi, mai esclusi, pena la “morte sociale “ o “social” che oggi fa lo stesso! E pensare che la moda potrebbe essere uno strumento positivo al servizio dell’uomo e non viceversa, lasciar vivere da protagonista e far sentire ognuno a proprio agio, invece parola d’ordine: OMOLOGAZIONE. Omologazione: sost. femm.: processo culturale per il quale una persona va perdendo le proprie caratteristiche uniformandosi alle tendenze. Ma la tendenza è così fashion! Basta che un tipo di tendenza posti una foto con una certa felpa su un social che la diffusione diventa “virale”; costi quel che costi bisogna averla, come se possedere l’oggetto desiderato arricchisca una personalità misurata a suon di scontrini o di felpe very fashion! Fortunatamente questa fase non dura per sempre, i ragazzi si renderanno conto che ciò che conta veramente è quello che c’è dentro la felpa, sotto i cappellini, nei jeans a vita bassissima e non avranno più voglia di sentirsi figli dello stesso negozio!

 Gli alunni della classe III E, plesso Corradino di Svevia