Mercoledì 31 maggio 2017 alle ore 16.00 nella Sala “Corradino di Svevia” è stato presentato l’evento finale del Progetto “Piazza Mercato racconta. Storie di Amore e Rivoluzione tra Cinquecento e Settecento” finanziato nell’ambito del POR Campania, Scuola VIVA – I annualità. Alla presenza del presidente della Associazione SMARTLET, Margherita Ranaldo e delle esperte Mariachiara Eredia, Mariarita Nigro, Antonella Staiano, e dei proff Martucci e Palmentieri, noi studenti abbiamo discusso delle storie di Amore all’ombra dell’Arco aragonese di Sant’Eligio e delle storie di Rivoluzione scatenate da Masaniello in piazza Mercato con il prof. Gerardo Grossi dell’Università L’Orientale.
Alla presenza del Dirigente Scolastico Carmine Negro e della Vicaria Maria Ambra, abbiamo presentato il gioco da tavolo, ‘Il Gioco di Masaniello‘ , un’attività ludico-didattica fabbricata sul tipo del Gioco dell’Oca e costruita da noi stessi nel corso di un lungo, faticoso, ma interessante percorso extra-curriculare.
Scopo del gioco? Facilitare l’apprendimento della Storia di Napoli e della Storia di Piazza Mercato tra Cinquecento e Settecento. La storia, si sa, a noi studenti non piace molto, ma come dice sempre la prof. di Italiano: ‘Quintiliano fu il maggiore maestro e teorico dell’eloquenza nell’età imperiale, sua è l’idea secondo cui Giocando il bambino impara senza rendersene conto e divertendosi. E perciò: ‘…Grazie a Quintiliano, giochiamo’!!!
Abbiamo apprezzato molto l’attività che è stata proposta quest’anno dall’Associazione SMARTLET capeggiata dalla dott.ssa Ranaldo. In una realtà difficile come la nostra, quella di Piazza Mercato, abbiamo appreso un nuovo modo di imparare ma anche di giocare. Noi ragazzi siamo abituati ad intendere il gioco, come la tombola o il bingo o a giocare ‘le bollette'; spesso giochiamo all’area aperta: quante volte abbiamo fatto rimbalzare il pallone fino a tardi, fino a sotto i tondi della leggenda del Principe Caracciolo che sta nella facciata di Sant’Eligio. Eppure anche Benedetto Croce diceva che si trattava di un’invenzione letteraria, così ci hanno detto al corso e noi ci crediamo! Amore e a Rivoluzione: forse da oggi in poi avremo un pò più cura dei monumenti della nostra piazza, che con piacere apriamo alla città, al turismo ma state bene attenti: fanno parte da sempre dei nostri cuori.
Gli alunni del Progetto Scuola VIVA (1 E, 2 C, 2 D, 2 E)
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