Qui parlano Vincenzo e Patrizio della “Voce del Moricino”. Oggi abbiamo intervistato un personaggio davvero particolare… Corradino di Svevia! Lo abbiamo raggiunto nella prigione in cui è carcerato. Questa è la storia dell’incontro.
Torniamo indietro nel tempo, al 29 Ottobre del 1268.
Arriviamo davanti a due guardie. Vincenzo chiede: “Possiamo entrare?”
Guardie: ” Chi siete?”
Patrizio e Vincenzo: ” Siamo due giornalisti della “Voce del Moricino”, possiamo intervistare il prigioniero Corradino di Svevia?”. Le guardie abbassano le lance e ci dicono: “Entrate”.
Entriamo e andiamo alla cella di Corradino. Salutiamo Corradino: “Salve Corradino, possiamo intervistarti?” Corradino ci guarda e risponde: ” Certo!”
Patrizio:” Quanti anni hai?”
Corradino: “Ho 16 anni”.
Vincenzo:” Verrai giustiziato?”
Corradino: “Si, purtroppo, ma mi salverò se mia madre Elisabetta di Baviera porterà un’anfora piena d’oro.”
Vincenzo: “Volevi fare qualcosa di importante per Napoli?”
Corradino: ” Sì, avrei voluto far costruire molti monumenti, avrei voluto creare delle associazioni per aiutare i poveri, e creare dei luoghi dedicati alla cultura”.
Vincenzo:”Ora passo la parola al mio collega Patrizio”.
Patrizio:” Corradino, quando verrai giustiziato?”
Corradino: “Tra poco, ma mia madre è già in viaggio”.
Le guardie si avvicinano e lo portano via. Noi chiediamo: ” Guardie, dove lo portate?”
Guardie:”Lo portiamo in Piazza del Mercato”.
A malincuore ce ne andiamo, è stato un incontro davvero interessante. Corradino è un ragazzo, poco più grande di noi. Abbiamo avuto l’impressione che Corradino di Svevia sarebbe potuto diventare un bravo re; un animo nobile e puro, avrebbe sicuramente potuto cambiare le sorti della nostra città. Peccato per i suoi e i nostri sogni infranti!
Testo e Foto: Vincenzo Cianniello, Patrizio Fiorito
I H, plesso Ada Negri
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