Il rischio sismico e vulcanico nell’area vesuviana e flegrea. Cosa dicono i ragazzi del Moricino

4390437714_04a72e8a4d_zVenerdì 22 Febbraio 2019 si è tenuto nella nostra scuola,  nella sede centrale  di I grado “Corradino di Svevia”, il seminario dal titolo “Il rischio sismico e vulcanico nell’area vesuviana e flegrea” tenuto dal prof Umberto Riccardi del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse della Università  di Napoli Federico II.

L’obiettivo del seminario è stato quello di sensibilizzare gli studenti e in particolare quelli di terza media sul rischio vulcanico e sismico nell’area vesuviana e flegrea. Conoscere i rischi connessi alle peculiari caratteristiche geologiche della regione Campania e migliorare la consapevolezza della vulnerabilità del territorio e dell’esposizione al rischio è infatti una cosa importante.

Già nel 62 d. C. i napoletani furono toccati da eventi sismici imponenti, in quel caso l’evento fu causato dall’attività del Vesuvio che da lì a poco (nell’autunno del 79 d. C.) avrebbe distrutto i centri di Ercolano e Pompei e creato molti danni alle città limitrofe, compresa Napoli.

L’intervento dell’allora imperatore romano Tito, appartenente alla gens flavia, fu decisivo mandando da Roma un corpo speciale di esperti sul territorio napoletano, al fine di verificare i danni subiti e iniziare l’opera di ricostruzione.

In ricordo di quest’iniziativa è nota una lapide in marmo, rinvenuta nel Cinquecento nell’area dell’ospedale Ascalesi e oggi conservata sul campanile della chiesa del complesso dell’Annunziata.

L’iscrizione è bilingue (in greco e in latino), in quanto Neapolis era greca urbs e si continuò a parlare in due lingue fino al II secolo d. C. Nello specifico è importante l’ultimo rigo, con il quale Tito restituisce alla città il monumento distrutto dal terremoto.

Textus:

[Αὐτοκράτωρ] Τ̲ίτος Καῖσα[ρ]
[θεοῦ Οὐεσπασιανοῦ υἱὸς Ο]ὐ̲εσπασιανὸς Σεβαστός,
[ἀρχιερεὺς μέγιστος, δημαρχ]ι̲κῆς ἐξουσίας τὸ ιʹ,
[αὐτοκράτωρ τὸ ιεʹ, πατὴρ πατρίδ]ος, ὕπατος τὸ ηʹ, τειμητής,
5 [ἐν Νέαι πόλει δημαρχήσας, ἀγων]οθετήσας τὸ γʹ, γυμνασιαρχήσας,
[— ὑπὸ σεισμῶν σ]υμπεσόντα ἀποκατέστησεν.

[Imp(erator) Titus Caesar divi Vespasia]ni f(ilius) Vespasianus Aug(ustus)
[pont(ifex) max(imus), trib(unicia) pot(estate) X, imp(erator) XII,]
co(n)s(ul) V̅I̅I̅I̅, censor, p(ater) p(atriae),
[— terrae mo]tibus conlapsa restituit.

Il seminario è stato frutto di un lungo progetto, finanziato dai fondi PON 2014-2021, che ha permesso di potenziare le competenze di base degli alunni partecipanti. Nel video, realizzato dai ragazzi, c’è il frutto di un percorso extracurricolare impegnativo ma che è stato possibile realizzare sulla base della cooperazione di tutti, docenti, esperti, alunni e  territorio. Buona visione!

La redazione