Il mandolino: incontri a scuola con la musica d’autore

carla senese mandolinoIl suono del mandolino ci ha incantato. Il 7 dicembre 2017, nella Sala Corradino di Svevia, nell’ambito degli appuntamenti con la musica d’autore, gli studenti dello strumento musicale, insieme agli alunni della quinta A dell’Umberto hanno potuto assistere all’esibizione del maestro Carla Senese al mandolino accompagnato dal maestro Riccardo Del Prete alla chitarra.

Il mandolino si inserisce perfettamente tra gli approfondimeni sulla tematica “Anno della Terra”, scelta dal nostro istituto, perchè reppresenta la nostra terra e la città in cui viviamo. Contrariamente a quanto si pensi, il mandolino è uno strumento nobile, perchè, come ci hanno spiegato i maestri, fu introdotto a Napoli verso la fine dell’800 dalla Regina Margherita che lo suonava molto bene. La sovrana si esibiva spesso a corte, spingendo inevitabilmente molti nobili ad imitarla. I sudditi e tutto il popolo incominciarono così ad utilizzare il mandolino, e per i vicoli di Napoli c’era sempre qualcuno che suonava da solo o in gruppo di strumenti a plettro anche brani d’opera sentiti a teatro. Molte famiglie napoletane conservano tra i ricordi di famiglia, mandolini ornati di madreperla e intarsiati di tartaruga degni di fare parte di vere e proprie collezioni.

carla seneseCi sono vari tipi di mandolino: napoletano, bergamasco, veneziano, romano si differenziano per la forma del ricciolo alla fine della paletta, per numero di corde o per la bombatura della cassa. Da Antonio Vivaldi in epoca barocca a Beethoven numerosi sono gli autori che hanno composto concerti famosi in tutto il mondo, esaltando il virtuosismo del mandolino. Anche Mozart ha inserito nel “Don Giovanni” un brano per mandolino. In questa occasione abbiamo ascoltato brani del famoso violinista Paganini che amava comporre anche per il mandolino, inoltre “La tarantella” di Eduardo Mezzacapo, brani per duo di chitarra e mandolino di Raffaele Calace e Machado. Il liutaio copositore e costruttore ufficiale per il mandolino è stato Raffaele Calace, una tradizione che continua ancora oggi con i suoi discendenti in una bottega in Piazza San Domenico Maggiore. Il mandolino è uno strumento a plettro, cioè le corde vibrano non con il tocco delle dita, ma con il deciso e ritmico colpo dato dal plettro sulle corde. Le corde sono disposte vicine a due a due, per un totale di ben otto corde e relativi piroli sulla paletta. La cassa armonica non è piatta, ma è a 33 spicchi con forma tondeggiante. Si suona tenendo le gambe accavallate. Il tipico tremolo che lo rende unico nel suo genere si ottiene muovendo veloci pennate. Ma non è Napoli ad avere il primato per l’acquisto di mandolini: l’accademia che si è esibita l’anno scorso al conservatorio di Napoli San Pietro a Majella e che contava almeno 100 elementi raccoglieva studenti provenienti dal Giappone.

Ci rivediamo al prossimo incontro con la musica d’autore.

A cura degli alunni della classe pianoforte sezioni C, E, G, H